Circa 300 persone hanno assistito, giovedì 24 ottobre alla Scuola Terra Santa a Betlemme, all’apertura ufficiale di “togetherWEconnect”, progetto finalizzato alla formazione di giovani leader nelle scuole dell’area di Betlemme e di Gerusalemme, per promuovere la cittadinanza attiva e una cultura della cura, dell’inclusione, della condivisione e della collaborazione. Erano presenti più di 150 studenti, attori principali di questo progetto, con il sindaco di Betlemme, Sig. Anton Salman, i direttori di tutte le scuole coinvolte e non solo, e tanti amici.
L’evento, un’ora di gioioso incontro tra tutti, quasi un’oasi all’interno del contesto di tensione e conflitti che si sperimentano ogni giorno, ha visto una presentazione del Focolare, promotore principale del Progetto, ed un messaggio dell’attuale presidente Margaret Karram, che ha augurato a ciascuno di “essere persone che costruiscono ponti, che aprono vie, abbassano i muri ed aprono alla speranza!”. [Ecco il messaggio completo]
Ne è seguita una presentazione del progetto. Protagonisti gli studenti delle classi 7ᵃ-8ᵃ-9ᵃ (il primo anno si inizierà con gli studenti del 7° grado), il programma offre un percorso che si sviluppa gradualmente nell’arco di tre anni scolastici per garantire una più profonda ed efficace elaborazione personale e interiorizzazione dei contenuti. Tre tematiche saranno affrontate nel corso di un anno.
Ad ogni tematica, saranno associate “azioni” presenti nel “Cubo della Pace”, un cubo sulle cui facce sono riportate frasi che aiutano a costruire relazioni pacifiche. Ecco le tematiche di questo primo anno 2024-2025 (e le relative azioni del Cubo della Pace):
- Conoscenza di sé, autostima e sviluppo personale (Tratta gli altri come vuoi essere trattato).
- Gestione dei conflitti e incontro nel lavoro di gruppo (Perdona chi ti fa del male).
- Dialogo intergenerazionale e tra pari (Scoprire il bene negli altri).
I complessi musicali Gen Rosso e Gen Verde, che la situazione corrente ha impedito loro di essere presenti, hanno inviato un saluto video, augurando a tutti di diventare leaders di speranza e fraternità. [Ecco il video del loro saluto]
E l’evento si è trasformato in festa grazie ai contributi artistici di ogni scuola, da un brano musicale, ad un coro, ad una danza: un mosaico di colori e di suoni che hanno fatto sperimentare un seme di ‘mondo unito’, di fraternità, di pace.